Neuropotenziamento, sostanze e dipendenze
Biologia, psicologia, clinica ed etica

4-6 ottobre 2021 - SISSA - Trieste

Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
Laboratorio Interdisciplinare per le Scienze Naturali e Umanistiche

In collaborazione con

Università di Roma Tre
Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo

e

Società Italiana Tossicodipendenze
Società Italiana di Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze
Società Italiana di Storia, Filosofia e Studi Sociali della Biologia e della Medicina

13 Crediti ECM - Psicologo, Medico Chirurgo (tutte le specialità), Infermiere, Educatore professionale

in presenza e online streaming

 

Il fenomeno del potenziamento cognitivo, più in generale del cosiddetto neuropotenziamento si riferisce a un insieme di pratiche (farmacologiche e neurotecnologiche) finalizzato a migliorare le funzioni emotive e cognitive nei soggetti sani. Da sempre, nella storia umana, si è perseguito tale obiettivo, ma negli ultimi decenni la diffusione del neuropotenziamento è cresciuta in modo esponenziale, favorita dalla crescente disponibilità di nuove sostanze e di tecnologie innovative in grado di modulare strumentalmente i più diversi processi psicologici e comportamentali. Sostanze per il neuropotenziamento con attività psicotropa, alcuni stimolanti, i farmaci per il trattamento dell’ADHD o per la narcolessia, svariate sostanze tra le sempre nuove smart drug o anche i cosiddetti nootropi, sono ormai facilmente reperibili e vengono consumate al di fuori di ogni controllo medico, nonostante, i pericolosi effetti collaterali e, per alcuni, il potenziale d’abuso e i rischi di dipendenza.

Sempre più disponibili sono anche le tecnologie di stimolazione non invasiva del cervello, come la Stimolazione magnetica transcranica (TMS) e la Stimolazione elettrica transcranica (TDCS). In quest’ultimo caso, sono peraltro ormai accessibili sul mercato apparecchi portatili a uso personale, non medico, specificamente commercializzati come dispositivi per aumentare prestazioni cognitive come l’attenzione o elevare il tono l’umore.

Al di là dei rischi dell’uso non strettamente terapeutico di questi presidi farmacologici e tecnologici, il neuropotenziamento pone una serie di importanti questioni morali, sia in ambito clinico che più in generale a livello normativo e sociale. La sua azione si esplica infatti attraverso la modulazione dei processi neurali, e ciò inevitabilmente modifica le correlate funzioni psicologiche, anche quelle che non sono un bersaglio diretto e che hanno un ruolo cruciale nell’identità personale, nell’autonomia, nei comportamenti morali: processi emotivi, motivazionali, funzioni esecutive, processi decisionali, memoria, tratti di personalità e così via.

D’altra parte certe sostanze e tecnologie per il potenziamento cognitivo sono e possono essere efficacemente usate a scopo terapeutico, per il trattamento di disturbi del comportamento, come le dipendenze. 

A dispetto dei rischi e delle potenzialità mediche e della problematicità etica, giuridica e sociale, il fenomeno del neuropotenziamento è tuttavia ancora relativamente poco indagato e conosciuto anche tra gli operatori della sanità. Molte sono le domande al centro del dibattito sulle dimensioni mediche, etiche e sociali di queste pratiche. Di seguito proponiamo un elenco solo parziale: 1) quali sono le sostanze più consumate per il neuropotenziamento? 2) Quali i loro rischi potenziali e con quali meccanismi agiscono? 3) Quali sostanze e tecnologie possono favorire l’insorgere di forme di uso problematico o dipendenza e viceversa quali sostanze e tecnologie per il neuropotenziamento, anche con potenziale d’abuso, possono essere utilmente adoperate in clinica? 4) Che differenza etica esiste con altre forme e pratiche per lo sviluppo delle personali capacità psicologiche? 5) Considerata la dimensione sempre più ampia che sta assumendo il concetto di salute, cosa distingue propriamente il neuropotenziamento da un trattamento terapeutico? 6) Che conseguenze possono avere queste sostanze sull’identità personale, sulle capacità etiche di un individuo, sulla sua autonomia e sulla sua responsabilità? 7) Quale impatto può avere l’ineguale accesso al neuropotenziamento sull’uguaglianza sociale? 8) Dovrebbero essere posti limiti e vincoli all'uso personale e anche in ambito medico dei diversi metodi di neuropotenziamento, e se sì quali? 9) Esiste la necessità di pensare e organizzare campagne di prevenzione per l’abuso del neuropotenziamento e percorsi specifici di accoglienza e trattamento per chi va incontro a uso problematico e dipendenze, e se sì come, in quali forme?

Questa edizione della Scuola di Neuroetica proverà a rispondere a tali domande, concentrandosi sul rapporto tra neuropotenziamento, sostanze, dipendenze. In particolare, si proverà a discutere la farmacologia delle sostanze usate in queste pratiche, il potenziale d’abuso, gli effetti collaterali, gli eventuali meccanismi con cui possono indurre forme di dipendenza. Allo stesso tempo tuttavia verranno esaminate anche le possibili strategie innovative di trattamento della dipendenza basate sull’utilizzo di sostanze e tecnologie per il neuropotenziamento e saranno affrontate le diverse e specifiche questioni etiche legate all’utilizzo di queste sostanze e tecniche sia a livello individuale che nel contesto clinico, nonché la ricaduta di queste problematiche morali sulla stessa efficienza ed efficacia della prevenzione e dei percorsi di recupero.

I docenti della Scuola, provenienti dalle più diverse discipline delle scienze naturali e di quelle umane e sociali, garantiranno un approccio multidisciplinare e interdisciplinare alle giornate di studio, al fine di stimolare prospettive innovative e nuovi modelli di comprensione e intervento nel settore della cura delle dipendenze. Come nelle precedenti edizioni, questo obiettivo sarà perseguito anche attraverso la costante interazione tra docenti e partecipanti. Questi ultimi saranno chiamati a essere parte attiva e importante nei larghi spazi di discussione aperta all’interno della Scuola, a contribuire allo sviluppo di nuove idee con le loro specifiche esperienze, conoscenze e professionalità. 

 

Comitato scientifico e docenti:

Coordinatore scientifico

Stefano Canali è ricercatore del Laboratorio Interdisciplinare della SISSA, responsabile del settore di Neuroetica. Insegna Storia delle Scienze della Mente e del cervello all'Università di Roma Tre. Coordinatore del comitato scientifico della Società Italiana Tossicodipendenze. Condirettore della collana MeFiSto - Medicina, Filosofia e Storia ETS edizioni Pisa e della omonima rivista, redattore di Medicina delle Dipendenze - Italian Journal of Addiction. Più volte Fellow presso il Centre for the History of Medicine, University College London. Ha scritto circa 140 lavori tra articoli e monografie sulla storia delle neuroscienze e la filosofia delle scienze mediche, in particolare sul tema delle dipendenze e per il quale ha realizzato anche mostre e documentari tradotti in più lingue. Coordinatore di numerosi progetti nazionali e internazionali di trasferimento della ricerca in scienze cognitive in ambito sociosanitario. Cura la pagina facebook www.facebook.com/psicoattivo e il sito www.psicoattivo.com di informazione scientifica sulle dipendenze. Tra i sui ultimi lavori: "Regolare le emozioni. Teorie e tecniche per lo sviluppo e il potenziamento dell'autocontrollo" Carocci, 2021; Canali S., Altavilla D., [...], Ferretti F. (2021), The gambler’s and substance user's narrative: a multidimensional analysis of the language of addiction, Journal of Gambling Issues. 2021, 47, pp. 167–198; Altavilla D., Ferretti F., [...] Canali, S. Linguistic Analysis of Self-Narratives of Patients With Gambling Disorder, Addictive Disorders & Their Treatment: 2020,19, 4 - p 209-217; Autocontrollo e dipendenze, in Psicopatologia e scienze della mente, a cura di Rossella Guerini, Massimo Marraffa, Carocci Editore, Roma, 2019; Pratiche basate sulla mindfulness nel trattamento delle dipendenze, in Cristiano Chiamulera, Mauro Cibin (A cura di), Aftercare & Post-Prevention nelle Addiction, Publiedit, Cuneo, 2020.

 

Roberta Balestra è medico chirurgo, psichiatra e psicoterapeuta, VicePresidente di FeDerSerD - Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenzeè Responsabile della Struttura Operativa Dipartimento delle Dipendenze e della Struttura Complessa Dipendenze da Sostanze Illegali del Dipartimento delle Dipendenze dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste.

 

Adrian Carter dirige il Neuroscience and Society Group alla School of Psychological Sciences and Monash Institute of Cognitive and Clinical Neurosciences, Monash University, Melbourne. È anche direttore del programma di Neuroetica, dell'Australian Research Council Centre of Excellence for Integrative Brain Function e co-presiede l'Australian Brain Alliance Neuroethics Subcommittee, Australian Academy of Science. La sua ricerca esamina l'impatto delle neuroscienze sulla  comprensione e sul trattamento della dipendenza, della malattia mentale e dei disturbi neurologici, tra cui: l'agency, l'identità, la responsabilità morale, la privacy, lo stigma e la discriminazione, l'uso della coercizione e la capacità di controllo volontario dei comportamenti; e l'uso di tecnologie emergenti come la stimolazione cerebrale, le interfacce cervello-computer, i wearables e il neuroimaging, per trattare la malattia mentale. Ha ricevuto l'Australasian Professional Society of Alcohol and Other Drugs "Early Career Award for Excellence in Research and Science" (2012) e l'Australian National Drug and Alcohol Award for Excellence in Research (2010). Ha oltre 140 pubblicazioni, tra cui il libro "Addiction Neuroethics: The Promises and Perils of Addiction Neuroscience" (Cambridge University Press, 2012). E' stato consulente dell'Organizzazione mondiale della sanità, dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, del Consiglio ministeriale australiano sulla strategia delle droghe e dell'Ufficio delle Nazioni Unite sulle droghe e il crimine. 

 

Lorenza Colzato Psicologa, insegna Cognitive Neurophysiology, presso il Department of Child and Adolescent Psychiatry, Faculty of Medicine, TU Dresden e Cognitive Psychology, presso la Facoltà di Psicologia della Shandong Normal University, Jinan, China.
Le sue principali linee di ricerca sul neuropotenziamento riguardano il Microdosing Psychedelics, la stimolazione del nervo vago, la neurostimolazione dei processi cognitivi.
Fondatore e Editor-in-chief del Journal of Cognitive Enhancement  e di Frontiers in Cognition . Sul potenziamento cognitivo ha pubblicato anche il volume Theory-Driven Approaches to Cognitive Enhancement, Springer, Ner York, 2017.
Tra i suoi articoli più citati: A randomized controlled trial to test the effect of multispecies probiotics on cognitive reactivity to sad mood, L Steenbergen, R Sellaro, S van Hemert, JA Bosch, LS Colzato, Brain, behavior, and immunity 48, 258-264; Improving methodological standards in behavioral interventions for cognitive enhancement, CS Green, D Bavelier, AF Kramer, S Vinogradov, U Ansorge, KK Ball, ...Journal of Cognitive Enhancement 3 (1), 2-29 98 2019; The stimulated social brain: effects of transcranial direct current stimulation on social cognition, R Sellaro, MA Nitsche, LS Colzato, Annals of the New York Academy of Sciences 1369 (1), 218-239

 

Mario De Caro è Professore ordinario di Filosofia morale all'Università Roma Tre. Dal 2000 insegna anche alla Tufts University (Massachusetts), dove è regolarmente Visiting Professor. È stato presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica, membro del Committee on Academic Career Opportunities and Placement dell'American Philosophical Association, dell'Associazione Italiana di Scienze Cognitive e segretario della Società Italiana di Filosofia Politica. Attualmente è Vicepresidente della Consulta Nazionale di Filosofia e membro dei consigli direttivi della Società Italiana di Filosofia Morale, della Società Italiana di Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze. Collabora in varia misura a diverse riviste internazionali, è autore di alcune monografie, ha scritto oltre 100 saggi scientifici ed è referee per editori italiani e stranieri. I suoi principali interessi di studio riguardano filosofia morale, neuroetica, etica pratica, teoria dell'azione, metafisica, filosofia della mente, filosofia delle scienze sociali, filosofia del cinema, metafilosofia e storia della filosofia e della scienza italiane tra Cinquecento e Settecento.

 

Marco Diana Medico specialista in tossicologia, professore ordinario all'Università di Sassari, dove dirige il Laboratorio di Neuroscienze cognitive ‘G. Minardi’ del Dipartimento di Chimica e Farmacia. La sua ricerca si concentra sui meccanismi e l'azione delle droghe d'abuso su diversi sistemi neuronali e sulle basi neurobiologiche dei diversi tipi di trattamento delle dipendenze, in particolare recentemente il trattamento della dipendenza da cocaina con Stimolazione magnetica Transcranica - TMS. Tra i suoi lavori più recenti: The hypodopaminergic state ten years after: transcranial magnetic stimulation as a tool to test the dopamine hypothesis of drug addiction, 2021; Transcranial Magnetic Stimulation: A review about its efficacy in the treatment of alcohol, tobacco and cocaine addiction, 2021; Dopamine restores limbic memory loss, dendritic spine structure and NMDAR-dependent LTD in the nucleus accumbens of alcohol-withdrawn rats, 2020; Transcranial Electrical and Magnetic Stimulation (tES and TMS) for Addiction Medicine: A consensus paper on the present state of the science and the road ahead, 2019; Repetitive transcranial magnetic stimulation: Re-wiring the alcoholic human brain, 2019

Gaetano Di Chiara, Professore emerito di farmacologia, laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Cagliari, ha trascorso un periodo al Laboratory of Chemical Pharmacology del National Institutes of Health, a Bethesda nel Maryland (USA). Dopo un periodo di contrattista di ricerca e assistente ordinario, ha vinto il concorso a cattedra di Farmacologia ed è stato chiamato dalla Facoltà di Medicina a ricoprire la cattedra di Tossicologia all’Università di Cagliari. Sempre nella stessa università ha fondato il Dipartimento di Tossicologia di cui è stato Preside dal 1997. È stato Presidente della Conferenza dei Presidi di Farmacia, della European behavioural Pharmacology Society (EBPS) e della Federation of the European Neuroscience Societes (FENS). È tra i ricercatori più citati (Highly Cited) secondo l'ISI (Institute for Scientific Information) di Philadelfia (USA) nelle discipline Neuroscienze e Farmacologia. Le sue ricerche riguardano il meccanismo d'azione di farmaci ad azione centrale (antiparkinsoniani, antidepressivi, neurolettici) e i meccanismi neurotrasmettitoriali alla base delle dipendenze, del comportamento predatorio e stereotipato.

Michele Di Francesco. Laureato e dottore di ricerca in Filosofia, ha studiato alle Università di Milano e Ginevra. Ha svolto attività di ricerca all’Università di Oxford e di Ginevra. Ha insegnato Filosofia della mente (Ginevra, 1991/92), Logica (Palermo, 1992/93), Filosofia della Scienza e Filosofia della mente (Università del Piemonte Orientale a Vercelli 1993-2003), e dal 2004 al 2013 Filosofia della mente, alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, di cui è stato Preside, Presidente del corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche, Direttore della Scuola di dottorato in Filosofia e Scienze della mente. Le sue ricerche più recenti vertono sulla Filosofia della mente e la Filosofia delle Scienze cognitive. È autore di una decina di volumi e curatore di altrettanti, su temi che spaziano dalla Filosofia del linguaggio, la Storia della filosofia analitica e la Filosofia della mente e delle scienze cognitive, e ha pubblicato più di un centinaio tra articoli scientifici e capitoli di libro. Dal 1993 collabora alla pagina culturale del Sole 24 Ore. È Rettore dell’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.

 

Francesco Ferretti. Professore Ordinario di "Filosofia e teoria dei linguaggi" (M-FIL/05). Insegna Filosofia del Linguaggio e della comunicazione all'Università degli Studi Roma Tre. I suoi interessi di ricerca riguardano l'analisi dei processi cognitivi considerati all'interno del quadro biologico-evolutivo, con particolare attenzione all'origine della mente e del linguaggio; lo studio dei dispositivi cognitivi che regolano la produzione e comprensione del discorso; l'indagine sui modelli della rappresentazione mentale; l'analisi dei rapporti tra comunicazione animale e linguaggio umano. È membro  del Coordinamento dei Dottorati Italiani di Scienze Cognitive (CODISCO). Dal 2012 al 2015 è stato membro del Comitato Esecutivo della Società Italiana di Filosofia del Linguaggio. Da gennaio 2014 è coordinatore didattico dei corsi di laurea in "Scienze della comunicazione" (triennale), "Scienze Cognitive della comunicazione e dell'azione" (magistrale), "Informazione, Editoria e Giornalismo" (magistrale).
Sito web: http://sites.google.com/site/francescoferrettirm3/

 

Roberta Ferrucci Psicologa, dottore di ricerca in Scienze Fisiopatologiche, Neuropsicobiologiche, Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università Statale di Milano. Associate Editor di Frontiers in Psychiatry. Socio Fondatore: Newronika srl, Spin-Off dell’Università degli Studi di Milano e della la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che opera nell’ambito della neuromodulazione, con la messa a punto di strumenti terapeutici innovativi e sistemi informativi basati sulle più recenti evidenze scientifiche. Tra i suoi lavori: Ferrucci R., Priori A. Non Invasive stimulation. Manto and Huisman: The Cerebellum in children and adults in Handbook of Clinical Neurology, Series Ed Michael Aminoff, Dick Swaab and Francois Boller, Volume Ed. Mario Manto and Huisman. Elsevier Ferrucci R., Bocci T., Priori A. Cerebellar and Spinal Tdcs Transcranial Direct Current Stimulation in Neuropsychiatric Disorders: Clinical Principles And Management, Ed. André Russowski Brunoni, Michael A. Nitsche And Colleen Loo. Springer; Lucchiari C, Kelley NJ, Vanutelli ME, Ferrucci R. Editorial: Brain Stimulation and Behavioral Change. Front Behav Neurosci. 2019 Feb 8;13:20; Ferrucci R, Mrakic-Sposta S, Gardini S, Ruggiero F, Vergari M, Mameli F, Arighi A, Spallazzi M, Barocco F, Michelini G, Pietroboni AM, Ghezzi L, Fumagalli GG, D'Urso G, Caffarra P, Scarpini E, Priori A, Marceglia S. Behavioral and Neurophysiological Effects of Transcranial Direct Current Stimulation (tDCS) in Fronto-Temporal Dementia. Front Behav Neurosci. 2018 Oct 29;12:235

 

Gian Paolo Guelfi. Psichiatra, è stato primario medico a Genova di servizio psichiatrico (Ospedale psichiatrico, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Servizio di Salute Mentale) dal 1978 al 1993, e di SERT dal 1993 al 1999. Già Presidente della Società Italiana Tossicodipendenze. Dal 1975 al 2003, è stato docente di Semeiotica psichiatrica, Psichiatria sociale, Psicofarmacologia, Psicofarmacologia clinica, Clinica delle tossicodipendenze presso l'Università degli Studi di Genova. Dal 1995 ha introdotto il Colloquio Motivazionale in Italiana e da allora ha diretto circa cinquecento corsi di formazione sul colloquio motivazionale in Italia e all'estero a favore di operatori dei servizi per le tossicodipendenze e l'alcolismo, e di altri operatori sanitari di diverse aree di terapia e di prevenzione, compreso il primo corso Training for Trainers (TNT) in lingua italiana, a Santa Margherita Ligure (GE) nel 2001, e il secondo tenutosi a Genova nel 2005; Trainer del TNT a livello internazionale del Motivational Interviewing Network of Trainers (MINT Inc). È autore di circa 100 pubblicazioni scientifiche tra cui la cura delle edizioni italiane dei due manuali di riferimento internazionale per il Colloquio motivazionale: Il colloquio motivazionale passo dopo passo di Bill Matulich; Il colloquio motivazionale. Aiutare le persone a cambiare. di William R. Miller e Stephen Rollnick entrambi pubblicati da Erickson.

Andrea Lavazza, filosofo morale e neuroeticista, è senior research fellow al Centro universitario internazionale di Arezzo e insegna Neuroetica all’Università di Pavia. I suoi interessi di ricerca sono indirizzati a scienze cognitive, filosofia della mente e neuroetica in particolare, disciplina di cui è uno dei promotori in Italia. Nell’ambito della neuroetica, è impegnato principalmente nell’ambito degli interventi sulla memoria (con S. Inglese ha pubblicato “Manipolare la memoria. Scienza ed etica della rimozione dei ricordi”; Mondadori Università); dei nuovi diritti relativi all’uso delle neurotecnologie e della ricerca sugli organoidi cerebrali. Attualmente è vicepresidente della Società italiana di neuroetica e filosofia delle neuroscienze. Ha scritto o curato undici libri e ha pubblicato oltre 90 articoli su riviste scientifiche, italiane e internazionali. Svolge anche ampia attività di divulgazione filosofica e scientifica sui media.

 

Massimo Marraffa. Laureato in Filosofia e in Psicologia all’Università di Roma “La Sapienza”, ha conseguito un dottorato in Filosofia presso l’Università di Roma “Roma Tre”. Attualmente insegna Filosofia della mente, Filosofia della psichiatria e Introduzione alle scienze cognitive presso l’Università di Roma “Roma Tre”. La sua attività di ricerca è guidata dal principio secondo cui la filosofia può interagire produttivamente con la scienza cognitiva in almeno due modi. Da un lato le scienze cognitive -- oltre a porre i tradizionali problemi con cui, da sempre, sono alle prese i filosofi della scienza (spiegazione, riduzione ecc.) -- includono come elemento costitutivo una riflessione filosofica volta a delineare il quadro di riferimento teorico entro cui possa prendere corpo una scienza delle basi fisiche della mente. Dall’altro lato alcuni risultati delle scienze cognitive possono essere utilizzati per porre vincoli sulle analisi concettuali proposte dai filosofi della mente. Alcune delle sue pubblicazioni sono consultabili qui: http://uniroma3.academia.edu/MassimoMarraffa ; https://www.researchgate.net/profile/Massimo_Marraffa.

 

Randolph Nesse Psichiatra, professore all'Arizona State University, dove dirige il Center for Evolution & Medicine. E' tra gli studiosi che hanno fondato le basi teoriche per la medicina e la psichiatria evoluzionistica, con cui si possono spiegare le cause remote della vulnerabilità verso le malattie somatiche e psichiatriche. In particolare, studia soprattutto come la selezione modella i meccanismi che regolano i meccanismi di difesa psicologici, in particolare le emozioni negative. Tra le sue pubblicazioni più importanti: Good Reasons for Bad Feelings: Insights from the Frontier of Evolutionary Psychiatry. Dutton (Penguin Random House), NY, 2019, tradotto in italiano (Buone ragioni per stare male. La nuova frontiera della psichiatria evoluzionistica); con Williams GC: Why We Get Sick: The New Science of Darwinian Medicine, Vintage Books, New York, 1994, tradotto in italiano (Perché ci ammaliamo); con Aktipis A, Evolutionary foundations for cancer biology.  Evolutionary Applications, 6 (1):144–159, 2013; Ten questions for evolutionary studies of disease vulnerability. Evolutionary Applications, 4(2):264-77, 2011; con Ellsworth PC. Evolution, emotions, and emotional disorders. American Psychologist, 64(2):129-39, 2009; con Stein DJ. Towards a genuinely medical model for psychiatric nosology. BMC Med;10(1):5, 2012, doi:10.1186/1741-7015-10-5, 2012.

 

Alessandro Pagnini insegna Storia della filosofia contemporanea all'Università di Firenze e direttore del Centro Fiorentino di Storia e Filosofia della Scienza e Fellow del Center for Philosophy of Science di Pittsburgh. È socio fondatore ed è stato Presidente dal 2009 al 2016 della Società Italiana di Storia Filosofia e Studi Sociali della Biologia e della Medicina (BIOM). È membro della Commissione Regionale di Bioetica. È fondatore e editor della rivista Philosophical Inquiries e della rivista Mefisto (già Medicina & storia). Dirige per ETS la collana di storia e filosofia della medicina "Mefisto". Si è occupato prevalentemente di storia della filosofia scientifica, di storia della cultura italiana del Novecento e di epistemologia delle scienze umane. Collabora al Sole24ore e a La Repubblica. Tra le sue pubblicazioni, Teoria della conoscenza (TEA 1997) e Filosofia della medicina (Carocci 2010).

 

Simona Pichini Farmacologa, Direttore dell’Unità di FarmacoTossicologia analitica – Centro nazionale Dipendenze e Doping – Istituto Superiore di Sanità; coordinatore tecnico del Sistema Nazionale di Allerta Precoce sulle nuove sostanze psicoattive. Si occupa di Sviluppo, validazione di metodologie d’analisi e monitoraggio di e sostanze d’abuso ed agenti dopanti in prodotti farmaceutici, integratori alimentari, prodotti cosmetici e in matrici biologiche convenzionali e non convenzionali; di  Farmacocinetica e tossicocinetica di  farmaci, sostanze d’abuso e agenti dopanti in matrici biologiche convenzionali e non convenzionali e di Immunofarmacologia e immunotossicologia di farmaci e sostanze d’abuso in modelli umani  e animali. Autrice di oltre 300 lavori scientifici. Tra i suoi lavori più recenti sul tema della scuola: New Trends of Substance Abuse: Looking for New Psychotropic Effects of Chem Sex Drugs, Cognitive Enhancers, and New Psychoactive Substances, Frontiers in Psychiatry 11, November 2020; Pantano, Flaminia & Graziano, Silvia & Pacifici, Roberta & Busardò, Francesco & Pichini, Simona. (2019). New Psychoactive Substances: A Matter of Time. Current Neuropharmacology. 17. 818-822.

 

Alberto Priori medico, neurologo e professore ordinario di Neurologia all'Università statale di Milano. Autore di più di 250 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali recensite e peer-reviewed. Si occupa di neurologia clinica e sperimentale rivolta alla neurofisiopatologia, ai disordini del movimento, alla neurofisiologia clinica e sperimentale, alle tecnologie informatiche e della comunicazione applicate alla neurologia e alla neuromodulazione invasiva e non-invasiva. Socio Fondatore di Newronika srl, Spin-Off dell’Università degli Studi di Milano e della la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano che opera nell’ambito della neuromodulazione, con la messa a punto di strumenti terapeutici innovativi e sistemi informativi basati sulle più recenti evidenze scientifiche.
Alcuni tra i suoi lavori sul tema di questa edizione della scuola: Paulus W, Priori A. Current methods and approaches of non-invasive DC-based neuromodulation techniques. In Knotkova H, Bikson M, Nitsche M, Woods AJ (Eds). Practical Guide to Transcranial Direct Current Stimulation (tDCS): Principles, Procedures and Applications. Springer Publishing 2018; Ferrucci R., Fumagalli M., Mameli F., La neurostimolazione può modificare l’uomo? Etica della neuro stimolazione. Priori A. In: Il controllo della mente. Scienza ed etica della neuromodulazione cerebrale. A cura di Vittorio A. Sironi e Mauro Porta, edizione Laterza 2011; Fumagalli M, Priori A. “Modulating Morality: Can Subthalamic Deep Brain Stimulation Alter Moral Conflictual Decisions?” in: Frontiers in Neuroethics Conceptual and Empirical Advancements ed. By Andrea Lavazza, Cambridge Scholars Publishing 2016; Ferrucci R., Bocci T., Priori A. Cerebellar and Spinal tDCS. Transcranial Direct Current Stimulation in Neuropsychiatric Disorders: Clinical Principles and Management, Ed. André Russowski Brunoni, Michael A. Nitsche and Colleen Loo. Springer; Ferrucci R, Bocci T, Cortese F, Ruggiero F, Priori A “Noninvasive cerebellar stimulation as a complement tool to pharmacotherapy”. Curr Neuropharmacol. 2017 Nov 14.

 

Massimo Reichlin, Laureato in filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è perfezionato in Bioetica all’Università di Milano dove è stato anche coordinatore del Corso di Perfezionamento in Bioetica. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Bioetica all’Università di Genova ed è stato borsista e ricercatore al Dipartimento di Medicina e Scienze Umane dell’Istituto Scientifico San Raffaele. Ha svolto attività didattica nell’ambito dei corsi di Filosofia della scienza e Storia della filosofia contemporanea alla Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele dove è stato anche docente a contratto di Bioetica al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e, successivamente, professore associato e poi ordinario di filosofia morale alla Facoltà di Filosofia della stessa università, dove insegna Etica della vita ed Etica teorica. È membro del Comitato Etico dell’Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele di Milano. Si è occupato soprattutto di etica contemporanea, con particolare riferimento alle questioni di bioetica e al dibattito teorico tra etiche deontologiche ed etiche consequenzialiste. Si è occupato anche di neuroetica e degli approcci all’etica che muovono dalle ricerche di psicologia dello sviluppo. Nell’ambito della ricerca storica sull’etica, si è occupato dell’intuizionismo britannico settecentesco, curando la prima traduzione italiana dell’opera morale di Richard Price (Rassegna delle principali questioni della morale, Bompiani, Milano 2004), dell’opera morale di Kant e della tradizione morale utilitarista, scrivendo la prima storia complessiva dell’utilitarismo pubblicata in Italia. Ha pubblicato articoli sulle principali riviste italiane del settore, nonché su diverse riviste internazionali. È stato relatore a importanti congressi nazionali e internazionali su temi di etica.

 

Luigi Stella, presidente SITD Nazionale e coordinatore gruppo di interesse Stesura e valutazione studi scientifici. Medico, specialista in Farmacologia, è dottore di Ricerca in Farmacologia e Tossicologia (Chemioterapia). Dall'anno 1996 è cultore della materia (Farmacologia), c/o la SUN. È docente al Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche, Università. "Federico II", Napoli. È stato Tutor al Corso di Laurea in Medicina, SUN, sede di Caserta. È docente del Master di II Livello in Medicina delle Tossicodipendenze, SUN. È stato professore a Contratto dall'anno accademico 1997/98 al 2006 c/o la Scuola di Specializzazione di Farmacologia, Scuola Medicina, SUN. Nel 1995 gli viene conferito dalla Società Nazionale Accademia di Scienze Mediche e Chirurgiche. un Premio per l'attività di Ricerca. È responsabile del Servizio di Alcologia c/o il Ser.T. di Somma Vesuviana (NA) A.S.L. Napoli 3 Sud e delle attività farmacologiche Ser.T. DS 48. È stato vicepresidente Comitato Etico dal 2000 al 2012 e membro dal 2012 al 2014. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca MURST, CNR e Ricerca Ateneo. È responsabile di un Progetto Nazionale del Ministero della Salute e di numerosi Progetti Regionali sull'Alcolismo. È stato componente di una Commissione c/o il Ministero della Salute. È autore di numerosissimi lavori pubblicati su riviste internazionali indicizzate con più di 140 contributi scientifici tra articoli e comunicazioni ai congressi, e di un libro sulla ricerca scientifica.

 

Valeria Zavan. Dirigente medico psichiatra presso il Dipartimento dipendenze patologiche della ASL di Alessandria. Formatore motivazionale riconosciuto (Ass. It. Formatori al Colloquio Motivazionale - CMC), ha effettuato oltre 160 interventi formativi, lezioni seminariali, supervisione di casi in campo alcologico e delle tossicodipendenze articolati in uno o molteplici incontri in strutture universitarie o altre strutture pubbliche o private. Ha pubblicato oltre 80 articoli in tema di dipendenze sia in testi e libri divulgativi che su riviste scientifiche a carattere nazionale e internazionale.